Campagna SPLAI – Spazi Liberi dall’Apartheid israeliana

In occasione della Settimana contro l’Apartheid israeliana (21–30 marzo 2025), ARCI ha aderito alla campagna SPLAISpazi Liberi dall’Apartheid Israeliana, promossa dal movimento BDS (Boycott, Disinvestment and Sanctions), che si batte per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza del popolo palestinese.

Ad oggi, quasi 400 realtà italiane sostengono la campagna, tra queste: 32 circoli e comitati ARCI, tra cui il nostro comitato Arci Valdera, hanno già formalizzato la propria adesione, diventando a tutti gli effetti punti SPLAI attivi sul territorio.

Perché parliamo di apartheid israeliana?

Secondo il diritto internazionale, l’apartheid è un crimine contro l’umanità, basato sulla dominazione e oppressione sistematica di un gruppo etnico su un altro. Oggi, diverse organizzazioni per i diritti umani, tra cui Amnesty International, Human Rights Watch e l’israeliana B’Tselem, riconoscono che Israele stia da anni attuando un sistema di apartheid nei confronti del popolo palestinese.

Questo sistema si basa sulla frammentazione forzata del popolo palestinese, diviso in quattro gruppi sottoposti a regimi legali e politici differenti, tutti improntati alla discriminazione e alla negazione dei diritti fondamentali:

  • Nei Territori Palestinesi Occupati (Cisgiordania e Gaza), i palestinesi vivono sotto un regime militare israeliano che limita fortemente la libertà di movimento, impone checkpoint, arresti arbitrari e demolizioni di abitazioni. In Cisgiordania, i coloni israeliani vivono nelle stesse aree ma con pieni diritti civili, creando un sistema legale a doppio binario.
  • A Gerusalemme Est, i palestinesi hanno uno status di “residenti permanenti” e non di cittadini: possono perdere la residenza in qualsiasi momento e vengono spesso espulsi dalle loro case, che vengono demolite per far posto a insediamenti israeliani.
  • All’interno dello Stato di Israele, circa 1,8 milioni di palestinesi hanno cittadinanza israeliana, ma sono esclusi dalla “nazionalità ebraica”, l’unica riconosciuta dalla legge come titolare del diritto all’autodeterminazione. Subiscono discriminazioni in ambiti chiave come istruzione, lavoro, accesso alla terra, sanità e servizi pubblici.
  • Come rifugiati ed esiliati, circa 7 milioni di palestinesi vivono fuori dalla Palestina storica a causa delle espulsioni del 1948 e del 1967. Israele nega loro il diritto al ritorno, nonostante sia sancito dalla Risoluzione ONU 194.

Parlare di apartheid israeliana significa riconoscere questa realtà di oppressione sistemica e sostenere i diritti del popolo palestinese alla libertà, alla giustizia e all’uguaglianza, così come sanciti dal diritto internazionale.

Cos’è uno spazio SPLAI?

Chi aderisce si impegna a:

  • rifiutare di acquistare e vendere prodotti e servizi di imprese – israeliane e internazionali – implicate nelle violazioni dei diritti dei palestinesi;
  • non ospitare o partecipare a eventi – culturali, accademici e sportivi – con istituzioni e rappresentanti dello Stato di Israele o che sono finanziati o sponsorizzati da Israele;
  • dare notizia dell’adesione alla campagna sui propri social e strumenti di comunicazione;
  • esporre il logo e diffondere il materiale della campagna nelle proprie sedi;
  • inviare alla campagna foto e filmati del materiale esposto.

Come aderire

Per aderire è sufficiente compilare il modulo online disponibile al link: https://bdsitalia.org/index.php/campagna-splai/2484-adesione-splai

Dopo l’adesione si riceveranno materiali informativi e comunicativi. Ulteriori risorse e materiali utili sono presenti nella sezione dedicata sul sito di BDS Italia.

Per ulteriori informazioni: bdsitalia@gmail.com

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